Sabato 22 novembre 2014 – sala ovale – scuola primaria Tiziano Vecellio di Mestre, inaugurazione della mostra “Parco Ponci, percorso storico – mostra fotografica – docu-film.”
Il progetto, ideato da Mestre Mia “Mestre Immagini Antiche”, con la collaborazione e il patrocinio della Municipalità, ha l’obiettivo di far conoscere ai mestrini com’era una parte della loro città, Parco Ponci appunto, di cui oggi non rimane nessuna traccia visibile. Il gruppo culturale ha allestito alla scuola Vecellio una mostra dove sono raccolte fotografie del parco e di Mestre, prima che venisse completamente cementificato negli anni ’50, oltre a documenti e schede informative sulla storia dell’area. “Alla fine del ‘700 –
Carlo Goldoni descriveva Mestre come una piccola Versailles, luogo ideale e apprezzato per la villeggiatura.
In questo contesto si inseriva una delle aree verdi più belle di Mestre fino al primo dopoguerra, Parco Ponci: tre ettari di alberi secolari ad alto fusto compresi tra via San Girolamo e via Colombo. Al suo interno c’erano un laghetto e uno chalet in legno e pietra.
La storia.
“La giunta comunale di Gianquinto Giobatta si mosse per acquistare dagli eredi del noto farmacista Ferdinando Ponci la proprietà, ma l’offerta fu rifiutata perché ritenuta troppo esigua. Nel 1949 il geometra Ugo Argenta, nominato amministratore unico dei beni della famiglia Ponci, diede inizio ad una truffa, raggirando gli stessi eredi: rese edificabile l’area, vendette sulla carta villette mai costruite e realizzò ulteriori guadagni con l’abbattimento degli alberi del parco e la vendita del legname. Successivamente il Comune si accordò con i Ponci e ne seguì la totale cementificazione del parco”.
Il gruppo Mestre Mia ha voluto arricchire la mostra con disegni e fumetti realizzati appositamente per questo progetto dagli alunni della scuola Vecellio, che sorge proprio al centro dell’area dove c’era il parco.
Il filmato, proiettato nel corso dell’evento, narra le vicende di Parco Ponci e della storia di Mestre. “Parco Ponci è l’emblema del ‘sacco di Mestre’ – ha dichiarato il presidente Venturini – e di come questa città sia stata razziata anche a causa di scelte politiche e amministrative sbagliate. Oggi dobbiamo avere maggiore consapevolezza delle potenzialità del nostro territorio e ricordarci che, anche se non siamo stati noi a compiere determinate azioni, ne siamo comunque responsabili e, in quanto amministratori, abbiamo il dovere di porre rimedio agli errori del passato”.